Un destino atroce e beffardo per Archimede Piani, cittadino di Acone, che il 27 aprile 1944 dopo meno di due mesi di prigionia, ovvero da quando da Firenze, dove si trovava a lavorare, fu prelevato e deportato sul treno che dal binario 6 della Stazione di Santa Maria Novella condusse l’8 marzo a Mathausen moltissimi deportati politici della provincia fiorentina.
La sua vicenda, la cui ricostruzione si aggiunge alle tante brutte pagine che la storia scrisse in quel periodo, è stata rivissuta nel recente viaggio che gli studenti della scuola Maltoni hanno compiuto insieme all’Assessore Carlo Boni.
A Gusen la delegazione si è infatti fermata a commemorare la targa che da quest’anno è apposta nel Memoriale. Insieme ai giovani a alla delegazione istituzionale, che comprendeva il rappresentante dell’Aned Tiziano Lanzini, erano presenti anche i due nipoti di Archimede, Rossana e Andrea.
La targa, infatti, è stata voluta e realizzata dai familiari di questo nostro concittadino che ha perso la vita in quel campi di prigionia e che finalmente, anche grazie al contributo del Comune di Pontassieve, trova posto in un luogo dove l’esercizio della memoria è ancor oggi un’azione importante.
Questa è una delle storia che si riportano a casa i 12 i ragazzi della scuola Media Maltoni che insieme ai coetanei di altri comuni fiorentini hanno partecipato al Viaggio della Memoria agli ex campi di concentramento in Germania ed in Austria promosso dall’ANED.
Il viaggio – che si svolto dal 12 al 16 maggio in occasione del 71esimo anniversario della liberazione del campo di Mauthausen – rappresenta un’opportunità formativa unica per i ragazzi perché non solo hanno tradotto in esperienza un argomento di studio, ma hanno avuto modo di ripercorrere un momento tanto significativo quanto doloroso della storia, incontrando protagonisti, luoghi e situazioni della deportazione.
L’amministrazione ogni anno stanzia fondi per permettere ai giovani di vivere in prima persona questa esperienza, inoltre grazie al progetto “a scuola di Memoria” sono state attivate iniziative per raccogliere fondi insieme a altri soggetti del territorio, così da aumentare il numero di ragazzi che vivranno questa esperienza. I 12 ragazzi si sommano, infatti agli altri 12 che hanno fatto questa esperienza nel mese di marzo: sono così 24 i giovani che in questo anno scolastico hanno avuto la possibilità di compiere un viaggio che completa il lavoro che non si esaurisce nel pellegrinaggio a Dachau, Mauthausen, ed Ebensee, ma che inizia in classe con i docenti, prosegue con l’incontro degli operatori dell’ANED, col viaggio e continua anche dopo il rientro, con la testimonianza e le riflessioni di coloro che vi hanno partecipato.
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